La Festa dell’Uva
La festa dell’Uva, nata quasi per caso nel 1996, è una grande festa paesana, indubbiamente la più bella dell’Elba. Si svolge la prima domenica di Ottobre e si articola nel centro storico di Capoliveri che, per l’occasione, si tuffa nel passato e fa rivivere scene, situazioni e condizioni di vita di un tempo che fu’. I capoliveresi tutti, dal bambino all’anziano, sono al tempo stesso ideatori, esecutori e interpreti di una festa che meglio non potrebbe essere organizzata e interpretata.
La festa dell’Uva, nata per rappresentare e riprodurre il periodo della vendemmia, si apre tuttavia a una serie di attività manuali tipiche di alcuni decenni fa, ricostruendo magnificamente uno spaccato d’epoca. Ecco allora che, lungo i chiassi, le piazzette e le stradine fiorite del centro storico del paese, i quattro rioni che lo compongono, la Torre, La Fortezza, il Fosso e il Baluardo, si danno “battaglia” per conquistare la statua in bronzo di Bacco, Dio del vino. La battaglia è chiaramente di natura incruenta, e il rione vincitore (proclamato tale da un’apposita giuria di esperti), avrà l’onore di trattenere la statua di Bacco all’interno del proprio perimetro, fino alla successiva edizione.
I quattro rioni si sfidano proponendo ognuno un tema diverso, ambientato al passato, e cercando di riprodurre nella maniera più fedele possibile l’atmosfera, gli ambienti di vita, in un contesto storico ricco di significato. Entrare nei rioni è come fare un viaggio con la macchina del tempo, un viaggio a ritroso che di colpo fa dimenticare il presente e permette ad ognuno di provare sensazioni straordinarie, indescrivibili. Comune a tutti i rioni è la grande quantità di uva che li addobba, con grappoli pergolati e vitigni che magicamente in questa giornata nascono sulle pietre e i muretti, lungo le scalinate, davanti gli ingressi delle casette.
Girovagando per i rioni si incontrano vecchi fabbri al lavoro con antichi utensili, ciabattini intenti a riparare sandali e scarpe, pescatori che riparano le reti da pesca, ragazze che pigiano coi piedi l’uva nel tino, e poi gente che strilla, offre e vende ogni cosa e che interpreta stupendamente la propria parte nelle varie scenette che vengono rappresentate.
Lungo le strette vie, ben disposti sui tavoli, tantissime varietà di cibi e ricette tipiche elbane: stoccafisso con patate, trippa, acchiuche marinate, polpo lesso, ribollita, minestrone di fagioli, polenta con cinghiale…..e poi i dolci tipici dell’Elba, fra tutti la schiaccia briaca, ottimo vino e, naturalmente, uva a volontà!!
Nel tardo pomeriggio, dopo la proclamazione del rione vincitore, le migliaia di persone che ogni anno partecipano a questa meravigliosa festa si riversano lungo le stradine del centro fino al calar del sole.